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Seguire? Pedinare? Stazionare? Ritornare? Non sto parlando di spionaggio, ne tantomeno di uno stalker… ma semplicemente di ciò che spesso faccio con leggerezza e divertimento durante le mie uscite fotografiche.

La cosa che amo più della street photography è l’assoluto senso di libertà di movimento ed azione che essa mi dona. La sensazione è quella di trovarmi all’interno di un videogioco in cui in ogni angolo e in ogni momento avviene qualcosa di interessante e in cui sono io a decidere cosa mettere in luce e come approfondire.

Chi cammina con me, durante una session, mi vede assente, distratto…e poi non mi vede più! Magari sono corso dall’altra parte della strada o mi sono intrufolato in qualche vicolo angusto attratto da qualcosa; magari dopo 10 minuti mi rivede spuntare con un sorriso soddisfatto sulle labbra per aver “intrappolato” un momento di vita quotidiana o incupito perchè per qualche fortuita ragione ho perso quel momento.

COSA MI ATTRAE?

In questi tanti giorni di lavoro e analisi, mi sono chiesto cosa effettivamente mi attrae dell’ambiente che mi circonda… la risposta è stata quasi tutto! Un vecchio muro, un colore, una particolare condizione di luce, quella strana signora o quell’individuo “diverso” dalla massa. Mi attraggono proprio queste eccezionalità della monotonia del quotidiano. Quando le identifico, immagino e sogno lo scatto, li studio, li osservo e se l’azione non è talmente repentina da portarmi immediatamente allo scatto… allora staziono, seguo e spesso ritorno.

UNA DANZA TRA ME E LA LORO INCONSAPEVOLEZZA

Mi capita molto spesso di identificare soggetti interessanti per uso, costume, faces o manierismo e iniziare a seguirli. Ecco la parola “seguire” è proprio riduttiva, in quanto inizia una vera e propria danza tra me e la loro inconsapevolezza;
ecco alcuni dei miei approcci:

Seguo: 
Se desidero una foto di spalle, li seguo da dietro mantenendomi ad una distanza di sicurezza fino a quando non sopraggiungono in un area perfetta per la mia foto, dopo di che accelero il passo, li raggiungo e clic.

Schermata 2016 06 11 alle 22.26.53 1024x462 - L'arte del seguire nella fotografia di strada - street photography - fotostreet.it

Incontro:
Se è proprio il viso e l’atteggiamento della persona che mi ha colpito, mi servirà una foto frontale, dunque li supero e li precedo, per poi girarmi e ritornare face to face… poi dipenderà dalla dose di coraggio e dalla vostra esperienza… io inizialmente mi fermavo ad una distanza di circa 3 metri dal soggetto. Oggi gli arrivo quasi in faccia… e poi mi scuso 🙂

Condiziono:
Se ho individuato poco più avanti un backstage interessante, provo con vari escamotage a condizionare il loro percorso; è un condizionamento inconsapevole per loro, non altero la realtà, non provoco reazioni volontarie, ma solo modifiche naturali del loro percorso, cercando di farli andare verso la direzione desiderata o attendendo che assumano la giusta posizione…certe volte mi capita anche di bloccare il loro passaggio basta allacciarsi una scarpa  😉


Alla prossima 😉
Andrea

 

 

2 Comments

  • Pierangelo Matta ha detto:

    Andrea, il tuo intervento mi ha interessato moltissimo. Mai avuto problemi per le leggi italiane sulla privacy? E’ ovvio che tanti tuoi soggetti non ti hanno dato il loro consenso alla pubblicazione. E allora come si fa per aggirare l’ostacolo? Grazie

    • Andrea Scirè ha detto:

      Ciao Pierangelo, innanzitutto Grazie! Nonostante sia sempre al limite della pubblicabilità, non ho mai avuto problemi con la legge italiana.
      Detto in breve il “diritto di cronaca” o le “finalità esclusivamente culturali e/o didattiche.” citate nella legge (633) mi permettono, nei limiti, di pubblicare le immagini. Per evitare lo scopo di lucro come hai ben visto in questo blog non sono presenti banner pubblicitari di terze parti.

      Colgo il tuo interessante spunto per precisare anche alcune inesattezze comuni; quando parliamo di fotografia e di legge italiana, la “privacy” non c’entra nulla!, questa infatti tratta la tutela dei dati sensibili, come nome, cognome, indirizzo ecc. e non si riferisce alla pubblicabilità di una foto. Le regole Italiane che definiscono invece la pubblicabilità di una foto sono nello specifico racchiuse negli articoli 96 e 97 della legge 633 del 1941 e dei suoi successivi aggiornamenti.

      Per maggiori approfondimenti ti invito a leggere l’articolo aggiornato “Fotografia di strada e legge italiana”: http://www.fotostreet.it/fotografia-strada-legge-italiana o gli articoli scritti sull’argomento dall’amico Angelo Ferrillo che ha approfondito l’argomento in modo più ampio per la fotografia in genere (https://angeloferrillo.wordpress.com/2015/11/15/fotografia-e-privacy/)

      Grazie per leggere fotostreet.it

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