All’età di 96 anni a Parigi, lo scorso 10 Settembre 2022, si è spento William Klein, fotografo e regista visionario che ha influenzato fortemente intere generazioni di street photographers, me incluso.
Quando ho saputo della sua morte, il 12 settembre, mi trovavo già a Treviso, impegnato nella ricostruzione di una nuova routine familiare… ricordo di essere stato molto silenzioso quel giorno, ricordo di aver ripensato a quanta fonte di ispirazione sia stato e continuerà ad essere per me…
Lo sguardo rivoluzionario del quotidiano
William Klein è stato l’artefice di una vera e propria rivoluzione del quotidiano!
le sue immagini ti sbattono in faccia, quasi con violenza, tutta l’irrequietezza dei suoi soggetti, colta sempre con un occhio attento e sensibile, ironico e spesso cinico. Questa spigolosità di contenuto, che, come direbbe Roland Barthes, ti punge sempre, viene sottolineata da un dinamismo compositivo e formale il quale penetra nell’anima e si imprime nella tua memoria.
Contro ogni regola formale e stilistica
Pur essendo un fotografo di moda e regista di lungometraggi, il mio ricordo va al Klein street photographer. Per me, all’inizio come ora, è stato e rimane un caposaldo di visione, composizione e interpretazione del quotidiano. Le sue Kodak Trix 400, sempre così tirate e irriverenti, sono state per me oggetto di studio e ricerca, divenendo sempre un rifugio sicuro nei momenti in cui la mia visione tendeva a smarrirsi.
New York(1956), Roma+Klein (1959), Tokyo e Mosca ( 1964) e tutte le sue opere derivate, prime fra tutte KLEIN ABC, sono un’eredità visiva, creativa e spregiudicata sempre attuale e di grande ispirazione per tutti coloro che desiderano osservare il mondo da punti di vista inconsueti e lasciarsi ispirare dalla follia e dal genio di un visionario a tutto tondo. Senza tralasciare le splendide impaginazioni editoriali dal mood di una Punk-Zine senza regole che ancora oggi ispirano tante altre produzioni editoriali.
7 cose che ho imparato da William Klein
per migliorare la mia Street Photography
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Osare… sempre! Nulla è sbagliato!
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Cerca sempre punti di vista inconsueti e diversi dall’ordinario
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Liberati dai normali schemi compositivi e sentiti sempre libero di esprimerti
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Reagisci d’istinto! La prima è quasi sempre la migliore
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Usa le quinte in modo creativo
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Non mostrare sempre tutto, lascia spazio all’immaginazione
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Sii ironico e cattivo quanto basta, il pregiudizio è bigotto
Inutile dire che le sue composizioni, il ruolo delle quinte, il particolare uso del bianco e nero sempre tirato e l’interesse per ciò che “da fastidio” ma che rende la foto memorabile, rimarranno per sempre nella mia memoria.
Violenza, forza, impatto, creatività, dinamismo questo era Klein, pura espressione street di una libera visione fotografica.
Spero che il suo genio, possa continuare ad essere fonte di ispirazione per tutti voi.
Bellissimo post, non lo conoscevo, grazie per la condivisione, saluti