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Ok! Siete tornati tutti galvanizzati dalla vostra session di street photography!

Avete l’adrenalina a 1000 e tanta voglia di rivedere quei capolavori… nella vostra mente pensate… speriamo che ci sia qualcosa… importate i file… l’adrenalina continua a salire… iniziate a vederli e….

CASO 1 – ECCESSO DI ADRENALINA
Wow! Si… bellissima… Oh Siii… e vai ci sono riuscito!

Ecco che inizia la fase di autocelebrazione della vostra fotografia! Vi soffermate con entusiasmo solo su ciò che volete vedere, l’osservazione diviene meno attenta e critica e questa mancanza viene colmata da un crescendo di entusiasmo ed emozionalità che spesso non viene percipita dagli altri. Dimenticate i dettagli, dimenticate la composizione, dimenticate la session…

Presi dall’entusiasmo decidete allora di post-produrre le foto! E allora vi perdete in un delirio di filtri e plugin scaricati da internet… spesso vi ripetete “questa foto sembra bella così… ma anche così”… e poi quella vostra adrenalina che ancora non riesce a mollarvi vi induce ad eccedere! E allora via con il 100% di struttura, via con i contrasti non controllati e i colori accesi… e perchè non utilizzare le tecniche bitonali… wow… ogni foto inizia ad assumere sempre meno le sembianze di uno scatto street e sempre più quelle di una istantanea, sgranata, postprodotta in modalità “Instagram” da un ubriaco alle 5 del mattino.

CASO 2 -CALO REPENTINO DI ADRENALINA
Mmmmmm…. pensavo fosse diversa… sullo schermo della fotocamera non si vedeva il fuori fuoco… non avevo notato che…non mi dice nulla!

L’importazione genera un repentino calo di adrenalina, la vostra insicurezza e i vostri dubbi già in fase di scatto sembrano trasformarsi in certezze… non ho nulla! Ho perso solo tempo! Che schifo! Non sono affatto contento di quello che ho scattato! E allora? I più folli di voi cancelleranno di impulso! Gli altri semplicemente, delusi, chiuderanno lightroom o il programma di turno e non vorranno per il momento pensare alla cosa… e ci risiamo, ecco il preludio dell’ennesima crisi fotografica.

SOLUZIONI?

Fate decantare! Pulite da ogni influenza esterna la vostra session. Evitate che l’emozionalità del momento possa influenzare il vostro editing e ancor più la vostra post-produzione (sempre che sia necessaria).

La fotografia è una forma di comunicazione e la street photography non si sottrae da essa. Siete voi che raccontate, esclamate, denunciate o fate sorridere con le vostre immagini. Chiedetevi allora prima ancora di scaricare i vostri files e iniziare l’editing, cosa state cercando cosa vi aspettate e con quale idea volete “editare” i vostri scatti. Un editing di reportage porta ad una selezione diversa di un editing per “street” o per fotografia “documentativa”.

A meno che non abbiate una idea ben precisa di come manipolare i cromatismi della vostra session non toccate le vostre foto. In street è la realtà che parla, in street photography è un contrasto “naturale che racconta” non il filtro vintage da “WOW” istantaneo. Cercate sempre di dare coerenza alla vostra session, se avete pensato in bianco e nero la vostra naturale post-produzione sarà in bianco e nero, se invece avete scattato a colori… be agite sulle curve, sulle ombre sulle luci…fate una post produzione “garbata” e realistica e mantenetela per tutta la session. Questo modo di vedere e pensare vi permetterà di comprendere in breve tempo cosa vi piace e cosa no, come impostare la vostra fotocamera per gestire un risultato finale e come controllare la luce per ottenere il mood che rappresenta la vostra visione.

Quando sviluppo i miei scatti, non perdo mai più di 10 min per la prima foto,
poi cerco di mantenere l’integrità di comunicazione in tutto il resto…

 


NESSUNA FOTO MERITA DI ESSERE CANCELLATA

Infine ricordate che:

“Ogni foto, scattata con la mente e  col cuore,
merita un posto nel vostro archivio.”

E’ necessario fare tesoro dei propri errori per non commetterne di nuovi. Ogni foto “sbagliata” vi insegna i suoi perchè e il suo mantenimento in archivio vi permetterà di fissare il suo ricordo in testa  ela prossima volta che un’occasione simile vi ricapiterà saprete cosa non fare!

A presto
Andrea

 

 

 

 

 

 

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