Quando si parla di Eolo Perfido e della sua street photography si parla di eleganza, comunicazione, emozione… Anima.
Con Eolo c’eravamo incontrati lo scorso anno a Milano e qualche giorno fa, finalmente ho avuto il piacere e l’onore di fotografare con lui per le vie di Roma. Nei tanti km di strada percorsi assieme, più si chiacchierava, più si rideva, più si fotografava e più mi rendevo conto della sua enorme “umanità”… si esatto! Proprio quella “umanità” che rende semplici i rapporti umani, quella umanità priva di pregiudizi che riesce a scorgere a distanza le emozioni della gente.
Eolo fotografa di pancia, di testa, di cuore! E’ capace di giocare e ironizzare su se stesso e non si sottrae mai a quei momenti decisivi, che prevede con esperienza e maestria e cattura con la forza di chi sa cosa vuole. Mi ha accompagnato per le vie di Roma con il vivo piacere di chi ama la street photography… si perchè street photographer lo si è prima di tutto nell’anima e solo così, penso, si riesca a comunicare con quella forza espressiva ed emozionale che distingue i grandi fotografi.
Per chi di voi vive a Milano o riesce a raggiungere tale città senza pagare uno scafista, be’ …DOVETE andare a visitare la sua mostra: TOKYOITES, dal 20 Settembre al 5 Novembre presso la Leica Galerie.
Di seguito un estratto del comunicato ufficiale:
Tokyoites è il nome con cui gli stranieri chiamano gli abitanti di Tokyo, Eolo Perfido racconta: “La mia prima volta a Tokyo, da ragazzo, fu un viaggio senza macchina fotografica. Me ne innamorai. In bilico tra passato e futuro, tradizione e innovazione, Tokyo, da quella prima volta è sempre stata al centro delle mie curiosità intellettuali. Credo che la mia attrazione per il Giappone sottenda in parte alle classiche leggi degli opposti che si attraggono, ed in parte alle meravigliose contaminazioni mediatiche che hanno caratterizzato la mia vita, ed in seguito la mia professione, a partire dagli anni 80 in poi.”
A Tokyo convivono persone, stili di vita, quartieri così diversi e in contrasto tra loro che diventa subito chiaro che non si tratta di una sola città ma di tante piccole città diverse, in continuo movimento, in continua mutazione.
L’occhio del Gaijin – parola giapponese che significa “persona esterna al Giappone” – aiuta però a riconoscere dei tratti talmente comuni a gran parte dei Tokyoites che il loro manifestarsi nei luoghi pubblici sono diventati lo spunto intorno al quale ho costruito il mio lavoro di fotografia di strada. Capaci di isolarsi contro una parete per rispondere ad un messaggio o consultare una mappa, riescono a definire una convezione quasi materica di spazio personale. Il contrasto tra un’altissima densità di popolazione e l’isolamento di ogni singolo individuo è palpabile.
Senza sosta i cittadini si spostano per le strade e le stazioni, ordinati e silenziosi, sincronizzati come in una danza, evitando di scontrarsi e di darsi disturbo nel contatto.
La vita nelle grandi metropoli mi ha insegnato che il senso di isolamento ha poco a che vedere con quante persone incrociamo nel nostro cammino o con cui dobbiamo per forza di cose relazionarci.
“Eppure nei miei ripetuti viaggi a Tokyo – prosegue Perfido – mi sono accorto di aver osservato una solitudine diversa, mai urlata, ma nascosta con pudore e che sembra assumere la connotazione di un delicato sentimento.
Ogni mia fotografia di strada nasce con l’ambizione di vivere di vita propria. Le storie o le astrazioni suggerite da quello che rimane intrappolato nell’inquadratura non aspirano ad influenzare il fotogramma successivo.
Ma quando ho riguardato le fotografie realizzate in questi anni non mi sono più sembrate tante piccole storie ma un racconto che non avevo cercato e che ora si manifestava accompagnato da moltissimi ricordi. Di giorni passati con la mia fotocamera al collo tra migliaia di persone che, come in uno dei grandi attraversamenti pedonali di Tokyo, si sfioravano immerse nella solitudine dei loro confini personali.”
La mostra Tokyoites durerà fino al 5 Novembre 2016, se amate la street photography, andate!
Andrea
Per maggiori informazioni su Eolo e i suoi lavori: www.walkingphotographer.net
Per info sulla mostra: www.eoloperfidofineart.com/tokyoites
Tokyoites – Eolo Perfido
Leica Store Milano – Via Mengoni, 4
Dal 20 settembre 2016 al 5 novembre 2016
Orari: lun -sab 10.30-19.30 – domenica chiuso
Ingresso gratuito
Vista ieri con la mia ragazza. Ci è piaciuta molto. Allestimento molto bello e le stampe davvero di livello altissimo. Il ragazzo dello store Leica che ci ha accompagnato ci ha detto che le immagini sono tutte realizzate con fotocamere settate ad iso che vanno dai 1600 ai 3200 !!! Non ci potevo credere visto il dettaglio ed il rumore contenuto. Sono un fotografo di strada “amatoriale” e seguo questo sito da quando è andato online. I gusti sono personali e non si discutono ma se posso dire la mia penso che Eolo Perfido insieme a Verdoliva e Mirabella sia tra i migliori fotografi di strada del nostro paese. Non voglio togliere valore al lavoro di altri che è sicuramente meritevole, ma questi tre sono proprio di un’altra categoria. E questa mostra mi ha confermato la mia opinione. Tornando poi alla mostra, le foto sono davvero tante. Troppe secondo la mia compagna. Giuste secondo me, visto che il percorso mi ha preso dal primo all’ultimo scatto (forse un paio di foto non le avrei messe). Prima di giudicare fate un salto a vederla. Ne vale la pena.
Salve, conosco il lavoro di ritratto di Perfido per cui quando sono passato alla Leica di Milano per vedere la sua mostra su Tokyo non avevo particolari aspettative più che altro perché non sapevo si occupasse anche di Street Photography. Se non ci siete stati vi invito a farci un salto. Da 10 minuti che contavo di starci mi ha catturato per oltre un’ora. Da anni non vedevo un lavoro così coerente, ben editato e rigoroso.
Una street bellissima. Ovviamente è la mia personalissima opinione ma di mostre di fotografia negli anni ne ho viste davvero tante. Anche solo le stampe in bianco e nero. Sono tra le più belle che abbia mai visto. Mauro.
Per fortuna non abbiamo tutti lo stesso metro di giudizio…
Però, a giudicare dal (mancato) successo della sua produzione street, penso che la maggiorparte dei critici fotografici e/o photoeditors condividono il mio punto di vista.
Pronto a ricredermi quando vedrò le sue foto di street su prestigiose riviste internazionali.
Del resto basta fare un giro nella sua home page per vedere una miriade di scatti banali, qualche ritratto ma di street ne vedo pochina…
http://www.walkingphotographer.net
Con affetto
Caro Ciro, è sempre una questione di punti di vista e opinioni personali.
Grazie ancora per leggere fotostreet.it
Buona Street Photography 🙂
con tutto il rispetto, credo che eolo perfido (ottimo fotografo di pubblicità) sia davvero molto scarso nellla foto di street e reportage in genere, ha sfruttato la sua enorme notorietà, conquistata nel campo dei ritratti e pubblicità per sdoganarsi anche nella street ma non lo trovo all’altezza. Le sue foto sarebbero state cestinate senza alcun ripensamento da qualunque photoeditor. Per uno che si definisce street photographer ed è pure ambasciatore leica, trovo la sua produzione debole, malconcia, senza stile e senza anima. qualche scatto, tirato giù con i denti ma nessuna storia, nessun filo conduttore… ciao
Gentile Ciro mi rammarica molto sentire le tue parole; ovviamente ognuno è libero di esprimere la propria opinione e avere il proprio pensiero.
In merito a quanto da te scritto, consentimi di dissentire per forma e contenuto.
Ecco in cosa dissento:
Perfido è indubbiamente un ottimo fotografo in ambito pubblicitario e ritrattistico, che stia utilizzando la sua notorietà come volano per sdoganarsi nella street nutro qualche dubbio! E’ ovvio che se sei conosciuto e noto è più facile che si accendano i riflettori in qualunque cosa tu faccia… ma la street è street… è un approccio… non puoi farla per moda!
Ho avuto la possibilità di fotografare con lui; in strada è come qualunque street photographer che si rispetti: distratto, perchè attento a cosa avviene intorno, divertente e sornione… osa e rischia senza paura e quando serve è molto bravo a rimanere invisibile… insomma ha l’approccio tipico dello streepher e questo per me lo rende street photographer a prescindere, anche se uscisse senza macchina fotografica.
Affermi che le sue foto sarebbero cestinate da qualunque photo editor… ma come certamente saprai è una affermazione che non regge, visto che un photo editor edita in base ad un “concept” ed una “mission”, dunque scartare tali scatti perchè “come dici tu” non “le trovi all’altezza” dipende sempre da quale sia la tua visione in termini di “altezza” :-). In altre parole non trovo il tuo metro di giudizio, non sono all’altezza rispetto a cosa? Rispetto a quale approccio della street? Rispetto a quale idea?
Se ad esempio parliamo di Hardcore… ovviamente non lo sono! Idem se parliamo di Close-Up Street Photography! Ma se parliamo di una street più riflessiva, astrattiva ed elegante… allora è indubbio che i suoi scatti siano di alto livello.
Sostieni che la sua produzione sia senza stile, ma almeno io, da un punto di vista stilistico, riconoscerei le foto di Eolo tra 1000: hanno una particolare gestione dei toni di grigio, sono sempre presenti alcuni elementi stilistici e formali (quasi una firma direi) e presentano una logica costruttiva e comunicativa ben precisa… che poi ritengo essere l’idea di street photography di Perfido stesso.
Concludo dunque dicendo che, almeno per me, che scatto in modo diverso e osservo la realtà in modo diverso da Perfido, la sua visione mi nutre e mi offre un altro interessante punto di vista per quanto riguarda l’approccio alla street.
Penso che qualunque visione fotografica meriti “rispetto”, al di là della nostra condivisione e visione personale.
Grazie per leggere fotostreet.it