Da qualche anno sono solito partecipare ai vari concorsi fotografici che vengono lanciati da enti, gruppi e associazioni più o meno noti, nazionali e non. Penso che mettersi in discussione, competere in modo positivo porti sempre ad una crescita; ciò avviene soprattuto se dopo aver appurato la propria “non vincita” si cerca di analizzare in modo costruttivo le foto vincenti, cercando di cogliere quegli aspetti che le hanno portato alla vittoria e cercando di interpretare correttamente il giudizio delle varie giurie. In quel mondo ideale, in cui mi piace vivere, questo porta sempre ad una crescita e riflessione costruttiva sul proprio operato influenzandolo sulle future direzioni.
Quest’anno il Magnum Photography Awards 2016 dava la possibilità di sottoporre le foto inviate anche ad una lettura da parte dello staff di Lens Culture, si sa le letture di foto sono solitamente molto critiche e servono anche a far emergere quelle mancanze su cui migliorarsi; sono rimasto veramente sorpreso dalla lettura di questi scatti e sono felice di condividere questo “privato” parere con voi:
Andrea, thank you for your submission! I really enjoyed getting the chance to look at your amazing photographs!
You have a strong feel for composition and a natural ability to chose the right moments to shot from the flow of daily life. One of the founder of Magnum Photos, Henri Cartier-Bresson would have appreciated your approach to photography: he believed that a photographer is like a hunter, going forth into the wild of everyday life, in search of that one moment that most distills the time before and after him. And that is exactly what you did in those images you submitted. Well done!
#Catania Fishmarket is a very good shot: I’m really drown from the dramatic color and the graphic nature of the composition. My eye move from the lines of the tables to the ones of the curtains and this dynamism gives a good narrative rhythm to the image.
#Tourist in Pisa and #Hot Sicilian Summer immediately reminded me to Martin Parr’s work on mass tourism. Here, I truly appreciate your ironic gaze in both of them even if I found #Tourist in Pisa slighlty cliché while #Hot Sicilian Summer is more interesting and effective.
#Metro Life is very intriguing to me with its nice use of reflections and blurring: I am drawn to the central figure of the blonde woman seated. Her facial expression makes me want to know more about her and her thoughts while other people are passing by.
#Etna Cowgirl has a great cinematographic feeling. Composition and lighting are well balanced. Even though the situation is interesting and let me want to know more, I find the woman posture slightly too much suspended. What if you would have taken the photograph some instants after or before?
Overall, your images each seem to tell a story to the viewer and this is an amazing quality to have!
I hope my suggestion may have been helpful. Keep on with your photography, I look forward to seeing more of you images!
Lens Culture Staff – Magnum Photography Awards 2016
CONCLUSIONI?
Sono soddisfatto che il mio modo di fotografare sia stato percepito al meglio, le parole relative al mio approccio: “Hai un forte senso di composizione e una naturale predisposizione a scegliere il giusto momento dello scatto nel fluire della vita di ogni giorno” racchiudono in se un po’ la mia idea di street photography, i commenti alle singole immagini mi portano dunque a dire che
una foto deve raccontare, una foto deve intrigare, una foto deve avere ritmo e deve comunque far rimanere lo sguardo di chi l’osserva al suo interno (#Catania Fishmarket); i libri che leggo, gli autori che amo tendono ad influenzare il mio modo di vedere(#Tourist in Pisa) , ma è anche vero che la mia interpretazione personale sul tema rende l’immagine più intrigante e forte (#Hot Sicilian Summer). La Street Photography deve raccontare, ma deve anche far sorgere dei dubbi e porre delle domande, non deve mai essere assolutistica, ma lasciare sempre una libera interpretazione dei risvolti, non deve lasciare però troppo in sospeso (#Etna Cowgirl) in quanto questa eccessiva “sospensione” disturba.
Spero che questa privata condivisione, possa essere spunto di riflessione anche per voi.
Alla prossima
Andrea