Skip to main content

Quando ho incontrato Sergio Perez, la prima volta era il 2017, la STREET ITALIANA si avviava verso il suo “rinascimento” e con Italian Street Photography stavamo tenendo diversi workshop in contemporanea in diverse città italiane…

Sergio era attento, stava in disparte con un garbo oggi raro, lo vedevo prendere appunti e guardare la sua fotocamera cercando di comprendere le mie parole, che sovvertivano, per certi versi, quella visione più tradizionalista della fotografia. In strada lo osservavo, si muoveva con imbarazzo, quasi se stesse disturbando con la sua presenza i passanti… mi vedeva scattare, fare rumore, andare in faccia alla gente e nei suoi occhi vedevo quella rara luce che illumina chi in fondo è già streepher ma ancora non sa di esserlo.

Da allora, me lo sono ritrovato in tutti i successivi workshop con skill via via sempre più avanzate e con una visione che mese dopo mese, anno dopo anno, si liberava dalle restrizioni formali e prendeva forma in una identità chiara, sicura, in un approccio diretto e schietto.

Negli anni l’ho visto fotograficamente crescere, affrontare e superare le sue paure, reagire alla mia durezza e schiettezza di giudizio e spingersi sempre più in la. “OSA! Devi osare di più!” gli ripetevo, ogni luogo, ogni incontro era un momento di confronto e crescita.

Ecco, in Sergio Perez, oggi vedo venir fuori finalmente l’ardore della street, di quella street che ho sempre inteso come tale, una street che poco si cura del giudizio altrui e che con franchezza e sempre con delicato garbo ti sputa in faccia una realtà sociale, antropologica, culturale con ironica eleganza formale, una dolce ironia e una brutale contemporaneità. Oggi quando vedo una sua foto, riconosco la mano, riconosco l’autore, riconosco l’uomo e il pensiero che nel lontano 2017 era soffocato da restrizioni formali tipiche dei circoli fotografici di paese.

A fera ’ô luni

Ed eccoci qua nel 2023, con la sua A fera ’ô luni, un racconto fotografico del principale mercato tradizionale di Catania, una prospettiva documentaria in chiave street, reale e schietta, animata dal desiderio e dalla necessità autoriale di raccontare attraverso le immagini un particolare contesto urbano mostrandone singolari, effimere, enigmatiche e comunemente impercettibili a-normalità.

Un libro! Signori si… un libro, ricordate quelle cose con una copertina e delle pagine colorate? Si FINALMENTE un libro vero, destinazione ultima e degna di ogni foto autoriale, un libro che, a mio avviso,  da’ onore alla street photography tutta e al percorso umano che ha reso tutto questo possibile.

Un gradito endorsement

Chi mi legge, sa bene quanto io sia critico e contrario nel supportare progetti di dubbia valenza, chi mi segue sa’ quanto l’assenza di padroni mi permetta di essere libero nell’espressione verbale e nel giudizio personale.

Questo articolo è un chiaro e gradito Endorsement alla sua produzione, ma ancor più un chiaro e gradito endorsement verso quella fotografia di strada fatta di pura espressione autoriale, lontana da clichè, da brand e da sensazionalismi veicolati, un supporto piacevole che celebra il frutto di un percorso  durato anni, giunto a maturazione e che offre una visione originale e unica di uno dei mercati più importanti del Mediterraneo. Come sempre ho detto, la nostra New York è proprio sotto casa!

Il libro è edito da CROWDBOOKS  La piattaforma che permette di vendere e pubblicare il proprio libro sulla base della sola valenza artistica e ha avuto il supporto, l’editing e la curatela di Fabiola di Maggio e Michele di Donato, che come sapete ormai ci vede lungo per quanto riguarda le nuove visioni fotografiche.

Per portare questo lavoro alla luce, una giusta luce, mancano oggi [in cui scrivo] le ultime 36 prevendite.

Io l’ho già comprato, per un prezzo, a mio avviso,  irrisorio per l’entità della produzione: 176 pagine con copertina in brossura da 300gr (l’avrei preferita sinceramente rigida… ma vedremo quando ne avrò una copia in mano)

Se amate la fotografia di strada, se volete nutrirvi di una visione diversa dal solito, se volete comprendere come l’approccio street può dar vita a narrazioni articolate e dai forti picchi emozionali, allora andate nel link sotto e acquistatelo, sono sicuro che sarà un contributo interessante per il vostro personale viaggio nella fotografia di strada.

Alla prossima e Bravo Sergio, sono veramente onorato di aver contribuito con il mio micro-mondo ad aggiungere chiarezza nella tua visione autoriale. Rimani umile, vola basso e arriverai sempre più in alto.

Maggiori informazioni su Sergio Perez qui:  www.sergioperezfoto.com

Di seguito il video della TALK di HANGAR FOTOGRAFICO in cui sono intervenuto (a sorpresa) per la presentazione del libro.

Alla prossima!
Andrea

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.