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No People Place – Luoghi senza persone

Si pensa sempre che la street photography sia strettamente legata alla presenza dell’uomo; l’elemento umano è importante ma è anche vero che i luoghi sono frutto del suo passaggio e testimonianza di un determinato periodo storico.

Fotografare un luogo è testimonianza indiretta della presenza umana.

Ogni oggetto, ogni luogo e qualunque altro elemento di arredo urbano ha una propria storia, la quale è intimamente legata alle persone che vi hanno interagito o che l’hanno creato, dunque per certi versi foto di luoghi e oggetti possono essere, a mio avviso, considerate street photography.

Durante le mie passeggiate fotografiche capita spesso che mi soffermi a fotografare un muro con un graffito oppure una scarpa lasciata li  ai margini della strada, altre volte,  incurante della pericolosità, capita che mi addentri in zone ai limiti della società civile dove splendide costruzioni di un tempo giacciono abbandonate a se stesse,  ad affrontare in disparte il loro declino.

I passanti mi guardano straniti e si soffermano cercando di capire cosa di così tanto interessante ci sia magari in quel luogo abbandonato… hanno la bellezza davanti ai loro occhi e non la riescono a comprendere, ma si stupiscono e si meravigliano quando la vedono in foto.

Posso certamente affermare che anche questo è street photography,
solo che il messaggio arriva più lentamente, è più emozionale,
ma mantiene una uguale forza.

Provate a guardare un foto di qualche oggetto o luogo, qualche anno più tardi… potrete percepirne lo scorrere del tempo, l’avanzamento tecnologico o lo stato di degrado… in ogni caso ogni singola foto riuscirà a suscitare emozioni e riflessioni più profonde di quanto si possa pensare.

4 Comments

  • Matteo Pasotti ha detto:

    Grazie per l’ottimo articolo.
    Tolga quell’ “h” però perchè lo rovina!

  • Alberto ha detto:

    Ho scoperto solo ieri fotostreet.it…complimenti per tutti i contenuti, fotografici e scritti!
    Queste foto di luoghi sembrano avere un unico messaggio: quanta bellezza, se solo sapessimo far abituare gli occhi a soffermarsi su tante piccole cose che vediamo ogni giorno…bellezza che ha nel dettaglio -un murales, un’ombra, una porta- il suo punto di fuga privilegiato…complimenti ancora!

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