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Da piccolo immaginavo il 2015 con navicelle spaziali, teletrasporto e le vacanze su Marte… mi rendo conto che effettivamente avevo una fervida immaginazione.

Ogni inizio d’anno, come sempre, allo scoccare della mezzanotte, rimango immobile ad osservare. Amo guardare la reazione degli altri, mi incuriosisce questo eccesso di entusiasmo e di buoni propositi che investe le persone in quei primi momenti del nuovo anno, è come se per magia, ad un tratto, tutti i problemi del mondo venissero meno e la gente riscoprisse per un attimo la speranza di un mondo migliore; c’è chi avverte la mancanza di chi non c’è più, chi sente il peso del tempo, chi brinda alla gioia e al successo, chi danza, chi ride, chi esagera, chi dorme.

Poi tutto scema e si ritorna alla normalità.

Me ne stavo lì, in disparte, con la mia macchina fotografica e le mie idee…
era poca la luce e fuori iniziava a nevicare.

 

 

 

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