Dear Andrea,
It is my great pleasure to inform you that your submission, About the human sense of God, has been selected by the Jury for an Honorable Mention in the Traditions and Cultures Category of IPA 2016 Photography Competition!…
Così inizia le mail inviata da Hossein Farmani (Founder and President, IPA – International Photography Awards) che mi comunica la vincita di una menzione d’onore in questo prestigioso concorso fotografico.
L’IPERBOLE EMOTIVA
E così arriva quell’attimo in cui la tua testa vola in alto, le orecchie fischiano, pensi sia il solito scherzo… e poi realizzi che è vero.
Da buon siciliano la prima frase che pronuncio è:
“MINC**A!” una menzione d’onore a me!
Un sorrisino stantio si posiziona sul mio volto e li rimane per circa un’oretta… comunico la cosa alla moglie, alla mamma, al papà che non c’è più e a qualche amico fidato… dopo tre ore circa posto su facebook un messaggio… dopo 4 ore l’iperbole emotiva scema e si ritorna alla realtà.
LA SERIE
La serie è stata realizzata un paio di mesi fa, proprio prima dello scadere del termine ultimo del concorso. Nel mio paese natale, ogni anno si festeggia il santo Patrono; fotografo questa festa da diverso tempo e sempre in modo diverso.
Quest’anno sono partito da un’idea:
“le feste popolari in Sicilia sono mosse dalla personale visione di Dio da parte dei fedeli che l’animano”
ho deciso dunque di andare incontro alle folle, di mescolarmi con esse e in esse cercare quegli attimi di sospensione capaci di isolare gli individui nelle masse… e così sono giunto fin sotto il santo.
NOTE SULL’EDITING
Sono sempre più convinto che ogni fotografo debba portare avanti la propria visione fotografica, al di la di ogni possibile influenza positiva o negativa esterna è il proprio modo di vedere che alla fine crea una identità. Questa ricerca di identità è ciò che più mi muove, è ciò che anima le mie giornate e condiziona le mie scelte.
Ormai chi mi legge lo sa… mi nutro delle visioni altrui per allargare la mia visione personale. Per via di questa convinzione i miei editing seguono solitamente una prima via razionale che lascia poi spazio alla quella irrazionalità impulsività che fa sussultare il cuore.
Ci sono scatti che mi emozionano solo per i primi 10 min…poi capita che mi abituo e l’emozione scompare (a volte inizio anche ad odiarli). Altre volte invece, quell’emozione permane; allora so che quello scatto è mio!
“Mio” come “parte di me”, come estensione della mia visione e dunque diviene la mia scelta. Nel bene e nel male ho compreso che tali scelte alla fine permangono tali anche dopo diversi anni.
CONSIDERAZIONI FINALI
Fotostreet.it è un diario di viaggio, scrivo della “mia” street photography… ma sto sempre più comprendendo che la “mia street” è un modo di essere, di vivere, di vedere… è un approccio alla vita ed essa almeno per me diviene un mezzo di comunicazione piuttosto che il fine di uno sterile esercizio di stile.
In ogni caso… Alè!
E’ un onore condividere con voi questo nuovo piccolo traguardo.
Complimenti ! Dovresti raccontarci più nel dettaglio di come esegui i tuoi editing. Sarebbe interessante.
Complimenti, un premio meritato!
Grazie 😉