Nel mio passato da Biologo sono stato sempre attratto dall’armonia delle forme; all’università prima, e sul campo dopo, non ho mai smesso di meravigliarmi di quanta perfezione ci fosse nel creato e di quanto quel senso di piacevolezza fosse dettato da mistici rapporti matematici. Spesso si parla di approcci, di visioni fotografiche, di stili, influenze… ma molto spesso si dimenticano i principi di base che muovono tutte le cose; si dimentica che spesso il piacere delle forme deriva da una proiezione armonica di noi stessi…
LA SEZIONE AUREA
La sezione aurea o rapporto aureo o numero aureo o costante di Fidia o proporzione divina, nell’ambito delle arti figurative e della matematica, denota il numero irrazionale 1,6180339887… ottenuto effettuando il rapporto fra due lunghezze disuguali delle quali la maggiore a è medio proporzionale tra la minore b e la somma delle due. [wikipedia]
Quella che trovate su è la definizione di Wikipedia, in altre parole esiste un rapporto pari al numero 1,618 tra due lunghezze in cui la parte più corta (b) sta alla più lunga (a) come questa sta all’intero segmento, cioè b : a = a : c.
A parte l’aspetto matematico… che non nego di aver compreso con gran difficolta (ndr). La cosa più sconvolgente è che questo rapporto è molto presente in natura e si è amplificato nel corso di tutta l’evoluzione degli esseri viventi:
- Se moltiplicate per 1,618 la distanza che va dai vostri piedi all’ombelico, otterrete la vostra altezza (sempre che siate proporzionati ;-));
- Se moltiplicate per 1,618 la distanza dal vostro gomito alla mano (con le dita tese), otterrete la lunghezza totale del vostro braccio;
- Se moltiplicate per 1,618 la distanza che va dal vostro ginocchio all’anca, otterrete la lunghezza della gamba.
Questi rapporti sono dunque in tante tante cose che alla fine percepiamo come armoniche…. ma ovviamente vi starete sempre chiedendo… ma cosa centra tutto questo con la street photography?
IL RETTANGOLO AUREO
Nelle arti visive spesso la proporzione aurea viene applicata attraverso il rettangolo aureo: un rettangolo la cui base è la sezione aurea dell’altezza:
Questo rettangolo e le sue proporzioni sono state molto spesso applicate alle grandi opere artistiche dunque secondo alcuni il Partenone di Atene, la Gioconda e tanti altre realizzazioni hanno seguito una costruzione derivante dall’applicazione della sezione aurea.
Se non avete ancora abbandonato la lettura di questo articolo allora siete pronti per complicare le cose!
Se poniamo in sequenza circolare una serie di quadrati con il lato del successivo via via uguale alla somma dei lati dei precedenti, potremo costruire una sequenza ripetuta di rettangoli aurei.
Se congiungiamo i vertici di questi quadrati con archi di cerchio, costruiremo quella che viene chiamata spirale di Fibonacci e che in grandi linee si sovrappone alla così detta spirale aurea (un po più complessa). In altre parole riusciamo ad ottenere una spirale la cui applicazione in fotografia permette di generare composizioni interessanti e armonicamente gradevoli!
LA SPIRALE AUREA IN STREET PHOTOGRAPHY
Il funzionamento della spirale aurea in termini fotografici a molto semplice, essa ci permette di ottenere composizione articolate e interessanti che in street photography riescono ad assumere spesso risvolti inaspettati. Banalmente il soggetto principale va posto nell’ “occhio di Dio” cioè la parte iniziale della spirale, i soggetti secondari poi seguiranno tale spirale per completare l’armonia della foto. Ovviamente dovrete immaginare tale spirale e far tante prove per rendere naturale e spontanea l’identificazione di questa “modalità compositiva”:
La seguente foto, l’ho scattata durante una session di street photography a Roma (un paio di settimane fa).
Se vi soffermate un attimo su cosa il vostro occhio ha percepito (sempre che non siate orientali – per via della direzione della lettura), vedrete prima la ragazza sullo sfondo e a seguire la vostra attenzione ricadrà sulla coppia di ragazzi con il cellulare. Il movimento è marcato ancor più dalla direzione dello sguardo della ragazza che in questo caso diviene un rafforzativo vettoriale (ne parleremo in qualche altro articolo).
Se proviamo a sovrapporre la nostra spirale aurea al fotogramma, vedremo che in grandi linee il suo volto coincide con uno dei quadrati più piccoli e che la direzione della spirale ci condurrà via via verso la coppia con il cellulare.
COME E QUANDO UTILIZZARE LA SPIRALE AUREA?
La spirale aurea come del resto tutte le regole di composizione fotografica ci danno un aiuto importante sia in fase di scatto che in fase di editing e post-produzione. Per chi di voi taglia le foto, seguire queste regole anche nel taglio permette di “sistemare” uno scatto in modo più gradevole (ovviamente senza mai esagerare).
Per chi di voi applica invece tali regole sul campo (la mia scelta preferita), queste vi porteranno ad una osservazione più attenta e consapevole e molto spesso vi condurranno verso una composizione più creativa e inaspettata. A me capita spesso di attendere qualcosa o qualcuno che bilanci la mia scena, oppure di spostarmi di un sol passo per posizionare meglio i soggetti… cerco sempre di pre-visualizzare le mie scene e con l’andar del tempo mi sono reso conto che determinati schemi compositivi sono alla base di molte scelte fatte in fase di scatto.
Sovrapporre una spirale aurea e vedere che essa coincede quasi perfettamente con un vostro scatto… è una emozione che non ha prezzo!
Esiste una relazione tra lunghezza focale dell’ottica fotografica e sezione aurea? In sostanza esiste un obiettivo più indicato di altri per il rispetto della regola dei terzi?
Ciao Franco, la sezione aurea non ha alcuna relazione con la lunghezza focale. La sezione aurea come la regola dei terzi sono regole compositive dell’immagine; la lunghezza focale invece è una caratteristica ottica e definisce la distanza che c’è tra la lente dell’obiettivo (centro ottico) e il piano focale (il sensore o la pellicola), da questa dipende dunque quanta roba puoi mettere all’interno della tua inquadratura e quanto puoi appiattire i piani focali.
Le regole di composizione sono sempre valide e sono indipendenti dall’ottica utilizzata.
ormai non si sa più che scrivere
Ciao Mauro, grazie per aver scritto su fotostreet.it.
Ad essere sincero so esattamente cosa scrivere e che temi trattare su fotostreet, ho argomenti pronti fino alla prossima estate 🙂
So anche che il tuo commento è ironico sui contenuti dell’articolo, ma in verità non capisco cosa ti abbia spinto a commentare in questo modo così sterile.
Chi mi legge sa che sono sempre ben disposto ad approfondimenti derivanti da critiche costruttive, dunque sarei ben felice di capire meglio le tue perplessità e magari discuterne in modo costruttivo e piacevole.
Grazie
A presto…
Ci provo subito ! 🙂 ma se non coincide ? vuol dire che non so fotografare ??? :)))
Ciao Andrea, la sezione aurea come tante altre regole fotografiche, sono linee guida per una corretta e formale composizione dell’immagine. Servono in fase di taglio, editing e se ci s’abitua anche in fase di composizione.
Ma ci sono capolavori della fotografia che non seguono alcuna regola ma semplicemente la capacità creativa e compositiva unica dei loro autori.
Dunque… se non coincide una sezione aurea o una regola dei terzi… o altra matematica e formale indicazione… be’ chi se ne frega! Se una foto è bella rimane tale al di là di tutto.
L’articolo è stato scritto con l’intento di fornire strumenti compositi in più e più razionali alla fondamentale forza creativa e irrazionale che spesso ci spinge a scattare una foto.
Grazie per leggere fotostreet.it