Una macchina fotografica è solo un mezzo di espressione,
la visione fotografica deriva sempre dalla mente e dal cuore del fotografo.
Ho avuto sempre timore, ad approcciarmi alla fotografia di Daido Moriyama, ogni forma, ogni elemento, ogni momento, trasuda una umanità e un realismo così dirompente da lasciar privi di parole.
Il suo bianco e nero ricco di grana, i forti contrasti, le sovra e sotto esposizioni, la durezza delle ombre e l’uso delle forme e dell’illusione geometrica sono ormai diventati una firma inconfondibile della sua arte.
Moriyama (Osaka 1938) è tra i maggiori protagonisti della fotografia contemporanea giapponese; vive e lavora a Tokyo. I suoi lavori sono presenti alla Tate Modern di Londra, al Metropolitan Museum di New York, al SFMOMA di San Francisco, al Fotomuseum di Winterthur, al Museum of Contemporary Art di Vigo, in Spagna.
Nelle sue opere la strada è protagonista, in strada e dalla strada provengono le sue visione fotografiche, aspetti brutali e schietti, confusi e al tempo stesso chiari di una vita che fluisce inesorabilmente sporcandoci d’esperienza.
Un mix perfetto di emozioni, sensazioni, realismo e vita quotidiana prende vita in ogni suo scatto e da ogni suo scatto proviene un chiara visione di un’esistenza inquieta vissuta per le strade del mondo.
DAIDO MORIYAMA E LA STREET PHOTOGRAPHYApprocciarsi alla sua visione fotografica ci permette di andare oltre le regole, ci permette di rompere quel formalismo metodico e tradizionalista che ci omologa agli altri. La sua fotografia insegna a stare attenti ai dettagli, a stare attenti alle emozioni e soprattutto a instaurare un legame emozianale e più intimo con i nostri soggetti.
Daido o si ama o si odia…
io…lo adoro.
Daido è qualcosa di unico e inimitabile. Pazzesco come scatti per le strade della sua città, bellissimo vedere come si muove, come inquadra… spesso manco guarda… fantastico.
Già Federico,
per Moriyama la fotocamera è solo un’estensione del suo corpo, un tutt’uno tra mente e cuore.
Spettacolare 🙂