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Per diversi anni, dai 9 a 21 circa, ho dedicato il mio tempo libero allo skateboarding. In compagnia di miei due cari amici (ndr. Giovanni Amenta, Giovanni Garufi) passavamo intere giornate alla ricerca di spot interessanti ove provare i nostri trick.

andrea scire street photography skateboarding 2 1 - A SKATEBOARDING INFLUENCE - fotostreet.it
my last deck – June 2020

Facevamo STREET, skateavamo le strade siciliane alla ricerca di panchine, passamano, rampe e qualsiasi struttura architettonica idonea ad un “grind” ad un “Ollie Sad” o ad uno “Shove-it Flip”.

Termini indicanti specifiche manovre, ereditati da una subcultura underground americana, che arrivava in Sicilia tramite le vie più impensabili: riviste, rari videotape acquistati per corrispondenza da TreEsse sport di Milano e quei 3 minuti settimanali di USA Today, in cui pillole di skateboarding venivano mandate in onda per farci sognare.

Frammento di Usa Today – Inizio Anni 90′

LA STRADA

E’ stato così che ho iniziato a vivere la strada, è stato così che il mio occhio ha iniziato ad osservare l’architettura moderna e le relazioni con l’umanità che vi si muoveva intorno.

Gli Spot, erano la location ideale che ben si confaceva alla pratica dello skateboarding, le Session erano sequenze di manovre effettuate una dopo l’altra senza sbagliare. Quante cose in comune con la mia fotografia di strada!

Lo skateboarding, mi ha insegnato a cadere e rialzarmi, a provare e riprovare, a superare le mie paure e spesso a lanciarmi nel vuoto… mi vibra il sangue nelle vene quando penso con quanta follia ci lanciavamo da scalinate e muretti, quando scappavamo da vigili incazzati per aver infranto qualche legge… ma credetemi, quella scarica di adrenalina, che quella frazione di secondo ti regalava, compensava la pelle lasciata sull’asfalto e i lividi che portavi a casa.

Ferite di guerra di cui essere orgoglioso. Eri Libero, vivevi una fratellanza che andava oltre ogni logica. Gioivi per un trick chiuso (eseguito in modo perfetto) da te o un tuo fratello e bastava quello per migliorarti la giornata.

Ieri ho ritrovato questo vecchio video di “Fails” del mio caro amico Giovanni, il quale per gli anni successivi, fin oltre i suoi 35 anni, ha continuato a skateare e vivere a suo modo quella tanto amata Street: https://www.youtube.com/watch?v=U8x0nYOm1iA


PARALLELISMI FOTOGRAFICI

La fotografia di Strada , la Street è più che mai frutto del nostro passato, in essa è possibile ritrovare chi siamo, da dove veniamo e dove siamo diretti.

L’osservazione degli ambienti urbani, ci permette di identificare scenari per le nostre foto, tutto si anima tutto concorre alla composizione: vettori, ombre, luci, geometrie, persone divengono elementi pittorici e mezzi di espressione del nostro essere. Il modo in cui fermiamo questi istanti rivela noi stessi e traccia le linee di nuovi percorsi.

Mi vengono in mente “streephers” come Fred Mortagne, Matt Stuart, Ed Templeton che hanno traslato in fotografia (e video) quella filosofia di vita che accomuna chi ha vissuto o continua a vivere lo skateboarding e le strade del mondo.

STREET IS NOT A CRIME.

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