Spesso mi capita di presentare le foto all’interno di una cornice bianca, di spessore variabile, che segue esattamente l’orientamento della foto.
Riflettendo sul perchè in alcuni casi la mia mente propendeva per l’uso di un passpartout e ricontrollando con cura gli scatti che ho nel corso degli anni “sviluppato” con una cornice, mi sono reso conto ho usato tale elemento grafico quasi sempre per uno dei seguenti motivi:
- Marcare i limiti della foto ed evitare tagli su opere derivate [tecnica usata da molti fotografi]
- Convogliare lo sguardo dell’osservatore all’interno dell’immagine
- Creare un continuum grafico con gli elementi presenti all’interno della foto
- Purificare lo sguardo dell’osservatore da distrazioni cromatiche
In tutti questi casi, la cornice mi è servita come mezzo comunicativo per enfatizzare un messaggio o un contenuto comunque già presente all’interno della foto. Lo spessore di essa non segue regole matematiche, ma pura proporzione e gusto personale.
QUALCHE ESEMPIO COMMENTATO
Sidi Bou Said – FamigliaIncontrai questa famiglia nel paesino di Sidi Bou Said mentre partecipavano all’addio al nubilato di una giovane sposa. L’ambiente e gli abiti erano molto colorati, in questo caso la cornice mi ha permesso di enfatizzare il colore ed limitare eventuali distrazioni esterne.
La guardia giurata – Siracusa
In questo caso ho deciso di sviluppare la foto in “chiave alta”, il bianco è molto luminoso e l’idea era quella di trasmettere la sensazione di bagliore di una calda estate siciliana. La cornice, più sottile, diviene elemento di continuità con la colonna ed evita di far andare fuori lo sguardo dell’osservatore.
ToiLETTE ConFORTAbLE – Tunisia
Durante il Tour della Tunisia, fatto questa estate, ci fermammo in mezzo al deserto. Vi erano 2 bancarelle e dei bagni pubblici, coloratissimi e veramente maleodoranti. I servizi igienici erano dei secchi che venivano svuotati solo una volta colmi… il bianco della calce splendeva e faceva risaltare i colori. L’uso della cornice mi ha permesso di creare ripetitività tra gli elementi e rendere questo “urban still life” meno squallido e po’ più “candido”
Ovviamente si può decidere di integrare il passpartout nello scatto oppure utilizzarlo solo in caso di presentazione della foto… anche in questo caso, come del resto in tutto ciò che riguarda la street photography, non vi sono regole a parte il buon gusto ed un uso parsimonioso e discreto.
Allora… Buon Framing a tutti 😉