Avere più di 5 secondi in street photography è da considerarsi un vero e proprio lusso, un attimo si estingue nello stesso momento in cui lo pensiamo;
tuttavia ci sono casi in cui possiamo regalarci questo privilegio: fotografando da dietro.
Quando siamo dietro alle persone, siamo praticamente invisibili, la nostra presenza non è nota al nostro soggetto. Dunque abbiamo piena libertà di movimento, di scelta dell’inquadratura, del momento di scatto, degli elementi secondari e dei nostri attori. Il linguaggio del corpo è rivelatore: la posizione delle spalle, della testa, delle mani, del corpo nella sua interezza racconta spesso molto più di una vista frontale.
Una inquadratura da dietro lascia molto spazio all’immaginazione di che guarda la foto, rendendo lo lettura dello scatto più emozionale e spesso più romantica.
Ovviamente, si potrebbe pensare che essendo semplice fotografare da dietro, le foto potrebbero risultare banali e scontate o prive di pathos. Questo è vero, ma solo quando all’interno della nostra scena rientrano elementi che distraggono o sfondi poco attraenti e confusionari, oppure quando scattiamo senza metterci il cuore.
COME RENDERE INTERESSANTI GLI SCATTI DA DIETRO?
Se i soggetti sono isolati, possiamo allargare la nostra scena e far vedere in modo più ampio cosa c’è davanti a loro, oppure si potrebbe stringere, avvicinandoci e inquadrando esclusivamente parti del loro corpo: mani, piedi, testa ecc. l’importante è sempre trasmettere qualcosa che inneschi una reazione in chi osserverà la foto una volta sviluppata.
La banalità della fotografia da dietro finisce nel momento in cui suggeriamo una storia trasmettendo emozioni.
Troviamo il giusto mood e la banalità sarà solo un ricordo! Le foto da dietro sono quasi sempre evocative e non nego che molti grandi scatti che hanno fatto la storia della fotografia sono stati realizzati proprio così. Il mio scatto del cuore? Questo:
Ecco qualche mio scatto realizzato con la calma di chi non è visto: