Ebbene si, avete letto proprio bene: “paura della strada”! Non venite a raccontarmi che non l’avete mai provata, perchè sarebbe una gran cavolata. Anche i supereroi della Marvel la provano, figuriamoci chi con la propria, più o meno costosa, macchina fotografica, si approccia alla gente e alla strada con il rischio di essere malmenato.
E’ vero, la strada può riservare imprevisti e insidie…quante volte avete rinunciato ad andare oltre? Quante volte avete conservato con cura la vostra fotocamera per paura che il contatto con la folla potesse romperla? Quante volte avete rinunciato ad uscire per via di minacciosi nuvoloni?
Be’ a me in passato è capitato praticamente sempre! Era più la voglia di proteggere la mia cara macchina fotografica che quella di portare a casa uno ottimo scatto.
Le paure più comuni che si hanno quando si è in strada sono:
- Paura di essere derubati della propria attrezzatura
- Paura di essere malmenati con danni alla nostra fotocamera per via di una foto non voluta
- Paura di danneggiare la propria ottica in aree molto affollate
- Paura di far cadere la propria fotocamera
- Paura di trovarsi inzuppati per via di un improvviso acquazzone
- Paura di aver caricato male il nostro rullino
- Paura di rimanere senza batterie a causa di improvvisi sbalzi termici
Riflettendo un po’ su queste paure… alla fine si impara a sconfiggerle o almeno a gestirle meglio. Fare street photography significa stare attenti, avere una visione periferica spiccata, prevedere movimenti ed essere invisibili. Ci sono paure negative e paure positive. Quelle negative solitamente causano ansia e ci fanno perdere la concentrazione ma solitamente sono gestibili, quelle positive invece aumentano la nostra percezione del mondo che ci sta attorno incrementando di conseguenza l’attenzione anche per momenti interessanti.
Vediamo come affrontare queste sette paure più comuni:
Paura di essere derubati della propria attrezzatura
è una paura legittima, specie si ci si addentra in luoghi poco raccomandabili. Come superarla? Oggettivamente non si può si deve stare solamente attenti ed avere un profilo basso. In prativa evitiamo zaini fotografici, abbigliamento simil fotografo da safari, macchine fotografiche ingombranti ecc. Utilizzare normali borse a tracolla, ci rende meno “fotografi” e più persone comuni. Corpi macchina piccoli e silenziosi evitano di farci vedere e sentire. Tutto il resto dipende da noi. Stare attenti significa saper intuire situazioni possibilmente pericolose e individui “sospetti”. In tal caso la cosa migliore da fare è cambiare zona, a meno che non stiate facendo un reportage su un argomento specifico.
Paura di essere malmenati con danni alla nostra fotocamera per via di una foto non voluta
E’ uno dei tanti rischi tipici dello street photographer! Inutile dirlo, se incontrate il tipo che non gradisce lo scatto appena fatto e vi punta potete fare due cose: procedere con passo spedito facendo finta di nulla, oppure affrontarlo con estrema gentilezza spiegando il motivo della foto e se scattate in digitale magari mostratela! Poi, se proprio insiste…cancellatela. La vostra incolumità è più importante di uno scatto.
Paura di danneggiare la propria ottica in aree molto affollate
Le zone affollate sono sempre le più interessanti. E’ vero i rischi per la vostra fotocamera sono elevati… ma vi assicuro che gli scatti più interessanti vengono fuori proprio da un contatto ravvicinato con le persone. “Capa diceva che “se la foto non è buona allora non sei abbastanza vicino”, effettivamente se come me scattate con ottiche corte (35mm – 28mm – 21mm) siete obbligati a zoomare con i vostri piedi. Come proteggere l’ottica? Montate un paraluce sempre! Gli urti saranno attutiti e assorbiti da esso e l’ottica rimarra integra. Se non portate la macchina al collo, avvolgete la tracolla sulla vostra mano, in modo tale da avere una tenuta salda e ridurre il rischio di caduta della macchina… e se siete proprio stretti stretti tra la folla… portate il braccio in alto!
Paura di far cadere la propria fotocamera
Se tenete ben salda la vostra fotocamera, state tranquilli non cade… e poi avete un effetto morsa indotto dalla paura 🙂 più ne avete e più la vostra mano si stringe, praticamente vi deve cadere il braccio per fare andare giù la macchina… in ogni caso, come già detto sopra utilizzate bene la tracolla e vedrete che la paura andrà via.
Paura di trovarsi inzuppati per via di un improvviso acquazzone
Capita! Inutile dire che non avviene… il sole splende, e poi all’improvviso “Tac”: il diluvio. Quando piove, tutti tendono a ripararsi, è una perfetta occasione per sfruttare i riflessi sulla strada bagnata, giocare con i colori degli ombrelli e con le altre varie situazioni che la pioggia ci offre: vetri bagnati, gente con sacchetti in testa, contrasti cromatici ecc ecc. Dunque sta a voi scegliere se perdervi tutto sto ben di Dio o utilizzare un pannetto per coprire la macchina e asciugarla velocemente quando si bagna. Basta tenerla con una mano all’intero del giubotto, cappotto, impermeabile che indossate e tutto fila liscio come l’olio. A prima occasione tirate fuori il braccio e siete pronti allo scatto.
Paura di aver caricato male il nostro rullino
Be, su questo non posso dir altro di stare attenti prima! Vedetelo come un rito, prendetevi il tempo necessario senza fretta. Anche in mezzo alla strada, fermatevi in un cantuccio e procedete con cura ed attenzione. Se poi capita… va be’ la prossima volta sarete più fortunati 😉
Paura di rimanere senza batterie a causa di improvvisi sbalzi termici
Questa paura è l’unica che non riesco a scrollarmi di dosso! Inutile nonostante porti con me ben 5 batterie… alla fine ho sempre timore che mi mollino. Mi è capitato a Barcellona, 30min di metro… arrivo alla Sagrada Familia fuori il gelo dentro il caldo… accendo la fotocamera… niente! Panico… provo la seconda… Niente. Non nego che ho chiuso gli occhi sono tornato in metro all’Hotel e sono riuscito solo a carica completa. Ecco perchè a breve mi sa che passerò a macchine completamente meccaniche… diciamolo odio le batterie!
Sicuramente avrete le vostre fobie, paure, timori; possono essere le più disparate e strane che si possa immaginare, ma in ogni caso inibiscono la nostra capacità di fotografare. Quello che vi consiglio è di pensare, riflettere ed affrontarle. Ricordate sempre “Non aver paura è da imbecilli“, ma utilizzare la paura per migliorare la vostra attenzione in strada è saggio; considerate poi che superare una paura vi genererà delle scariche di adrenalina che, al di là della buona riuscita dello scatto, vi regala una intensa sensazione di piacere senza essere una vigorsol.
La macchina fotografica è solo un mezzo al servizio della vostra visione fotografica,
curatela, proteggetela ma soprattuto USATELA!
ringrazio Fabio per la lezione di vita.
Mi appare chiaro che il termine “paura” va inteso in senso lato.
Nella mia vita ho dovuto affrontare i medici più volte anche per questioni serie e so cosa vuol dire aver paura, quella vera.
In questo contesto si usa un termine forse errato per esprimere uno stato d’animo relativo ad una situazione che ti emoziona, ti eccita, dove temi, forse, di non essere all’altezza di scattare foto interessanti. Nulla più, la fotografia è divertimento e passione. come può esserlo giocare a tennis o scalare montagne o recitare.
Ciao Andrea è molto meglio mancanza di coraggio e determinazione che paura. In parte ho capito il tuo intento, ma credo che la paura sia una sensazione diversa nell’approccio alla fotografia, se una persona parte con la paura allora che vada a fare foto alle montagne, uccellini, e cosi si rilassa anche, magari con un sottofondo musicale Ambient. Il coraggio e la determinazione fanno della street l’arma vincente che purtroppo tutti non hanno, ma con un po di esperienza sul campo arriva anche il coraggio. Bisogna essere piu’ positivi che negativi, per questo ho commentato il tuo articolo.
Grazie FG
Concordo appieno con Fabio e risottolineo le sue parole: “Il coraggio e la determinazione fanno della street l’arma vincente che purtroppo tutti non hanno, ma con un po’ di esperienza sul campo arriva anche il coraggio”.
Dunque non abbiate timore di osare e soprattutto scendete in strada e divertitevi!
ah… un ultima cosa, anche io ho paura,…. quella di postare foto di m…a!
FG
Scusate se ho ben capito avete paura… ma di che? La sola paura e’ che qualche lettore prenda paura, si perche’ leggendo questo articolo non solo si fa del male alla fotografia ma ci si spinge ben oltre. La fotografia deve essere mero divertimento e passione. Ma dove andate a fotografare in Burundi? La street Photography non e solo la foto scattata, ma un mondo che gira intorno a noi e tutti i giorni facciamo parte di questo tornado che ci passa vicino. Questa e’ passione non PAURA. Paura di rimanere senza batterie? Non aver paura e’ da imbecilli? La paura cari mie lo sapete quando arriva? Quando dopo dopo che sei uscito a fare foto in una bella giornata e nessuno ti ruba niente, nessuno ti picchia ecc ecc, vai dal dottore con i risultati di un analisi e ti senti dire che hai un problema. QUI COMINCIA LA PAURA GENTE. Divertitevi potrebbe arrivare quella vera di PAURA.
Ps. Ogni riferimento e’ puramente casuale.
Fabio Gori
Ciao Fabio, ti ringrazio per aver commentato questo articolo.
Concordo in parte con le tue parole, le altre parole a mio avviso sono solamente “retorica”.
Mi spiace molto, veramente molto quando dici che questi articoli fanno male alla fotografia, quando il loro scopo è esattamente l’opposto!
Magari non digerisci la parola “PAURA”, ma ti assicuro che in molti, veramente molti utilizzano questo termine per te inappropriato per esprimere il loro “timore” o la lora mancanza di “coraggio” o, usa il termine che meglio credi, nell’approcciarsi alla street photography.
L’articolo, ma penso che sia comunque chiaramente scritto, invoglia proprio a superare queste inutili fobie per vivere la street photography serenamente.
Se magari trovi il tempo di leggere anche altri articoli, noterai, nonostante le mie introduzioni al vetriolo, che incito sempre ad avere un approccio sereno e gioioso alla vita di ogni giorno.
Infine, per quanto riguarda la PAURA VERA di cui parli, ascoltami la conosco molto bene e ti dico che il termine paura in tal caso è anche riduttivo.
A presto e grazie ancora per il tuo commento.
Andrea
Paura…tanta!
Per uno introverso come me, poi… è una fatica.
Mi sono imposto di andare a fotografare alle fermate degli autobus, a pochi centimetri dai potenziali soggetti, utilizzando una mirrorless che aiuta, sicuramente.
Per ora sono rimasto illeso… 🙂
Bravo! Hai detto bene bisogna “imporsi” di superare le proprie paure per affrontare la strada nel miglior dei modi.
Prova anche a star fermo ad un incrocio o ad un semaforo pedonale 😉
Come già ho scritto mi capita spesso, soprattutto quando esco in solitaria. Ma come fai notare bene tu, ed in effetti me ne sto rendendo conto leggendo l’articolo; l’eccitazione di quello scatto preso al volo per paura di essere visti, senza sapere se sia venuto bene, beh non ha prezzo.