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Ogni anno Orvieto (Italy)  ospita Fiof e il Festival Internazionale della Fotografia, Video e Comunicazione Visiva. Quest’anno il festival si terrà dal 26 al 28 Febbraio 2016 e come sempre sarà l’occasione giusta per riflettere sui cambiamenti che la fotografia sta subendo. Il nome di battesimo di quest’anno è  “Mutamenti“, una parola chiave che esprime quella normale evoluzione insita nell’uomo che si riflette in tutti i mezzi di comunicazione da esso utilizzati.

Un festival ricco di appuntamenti, incontri, workshops e mostre; una tre giorni intrisa d’arte visiva che merita sicuramente una visita.

COSA C’ENTRA LA STREET PHOTOGRAPHY?

Be’ ormai da qualche anno, in Italia come nel mondo, questa nicchia stilistica  trova posto anche nei festival con mostre, workshop e con categorie specifiche in quasi ogni concorso, dunque la street photography come forma di comunicazione visiva non poteva mancare anche al Festival Internazionale della Fotografia di Orvieto!

ms 4754 - Orvieto Festival Internazionale della Fotografia 2016 e Street Photography - fotostreet.it

ISP (Italian Street Photography) – il progetto sulla street photography tutto italiano di cui faccio parte – quest’anno sarà presente con 2 appuntamenti importanti:

  1. Un seminario a cura di  Angelo Ferrillo e Gianluca Polazzo su “Street e Il Reportage, una mutazione di genere?
    Si parlerà di street photography e  delle differenze con il Reportage, di come sia meglio affrontare da un punto di vista pratico ed individuale la Street Photography, riflettendo sulle molteplici possibilità di approccio. [Domenica ore 11:30 – 12:30 – Orvieto]
  2. Mostra ISP – Street Photography
    Un estratto della mostra di Trieste con 36 immagini estratte dal materiale pubblicato dagli Autori Isp nel 2015; la mostra vuole offrire uno scorcio sulla produzione street di alcuni Fotografi Italiani. Approcci diversi e visioni diverse di un genere in evoluzione.
    In mostra foto di Adriano Cascio, Andrea Scirè, Angelo Ferrillo, Enrico Barocci, Fabrizio Arginetti, Gianluca Polazzo, Giuseppe Pons, Gustavo Boemi, Maurizio Targhetta.

Se siete in zona, vi consiglio caldamente anche la partecipazione all’incontro di Sabato 27 (11:00 – 12:00) con Eolo Perfido amico e brillante professionista internazionale della comunicazione artistica e creativa.

ms 4379 1024x390 - Orvieto Festival Internazionale della Fotografia 2016 e Street Photography - fotostreet.it
MI SBAGLIAVO!
Quello di cui sono più contento è che la comunità fotografica “seria” inizia a mostrare interesse verso questo genere fotografico ancora poco canonizzato che riporta la fotografia nella sua più naturale dimensione, la “daily life”. Pensavo di esprimermi con un linguaggio di nicchia, che la street photography fosse un piccolo ghetto non preso tanto sul serio e quasi marginale, ma con molta gioia mi rendo conto che mi sbagliavo e che le cose iniziano a cambiare!

 

 

2 Comments

  • alberto ha detto:

    Non credo che la street photography possa essere considerata un genere di nicchia. Fior di autori che han fatto la storia della fotografia hanno scattato immagini superbe in ambiente daily file. Uno su tutti William Klein, che io adoro.
    Qualcuno la cataloga, al massimo, come un sotto genere del reportage. Ma per me ha grande dignità poichè riprende ciò che l’uomo moderno vive di più, ovvero la città.
    Ciao

    • Andrea Scirè ha detto:

      Infatti Alberto, come detto sopra “mi sbagliavo“! Era una mia convinzione errata su cui mi sto ampiamente ricredendo. Vedi Klein che anche io adoro, la Maier riscoperta nella sua meravigliosa bellezza negli ultimi anni e tanti altri grandi nomi che vengono finalmente riletti a mio avviso nella giusta chiave e con la grande dignità che meritano.

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