Tra poco meno di 10 giorni completerò l’anno di sola fotografia analogica, alle ore 12:00 del prossimo 24 Maggio, il giorno del mio 40esimo compleanno avrò scattato SOLO in analogico per 365 giorni, pensando in analogico, vivendo in analogico e godendo appieno di una fotografia Chimica tanto simile a quella digitale quanto diversa per approccio, pensiero e materialità .
In questo tempo di riflessione, studio e sperimentazione ho maturato e affinato una mia idea di street photography, un’idea che riflette sempre più il mio modo di vedere il mondo, un’idea di fotografia di strada che non si chiede più se è o non è street, se una foto è o non è d’impatto, ma una semplice fotografia del quotidiano che non cerca più l’eclatante e prende vita da una reale esperienza emozionale.
E allora la voglia di apparire, partecipare, mostrare, competere, vincere ha lasciato spazio alla voglia di essere e di vivere appieno questa mia intima visione fotografica condividendola al tempo stesso e in modo “reale” con amici, conoscenti e follower appassionati fotografi.
Lascio le considerazioni di quest’anno ai prossimi articoli e oggi vi parlo di un Flash!
In quest’anno ho utilizzato svariati flash, principalmente manuali, facendo calcoli sui quadrati delle distanze e su come la luce artificiale tende a modificare o enfatizzare la realtà. Ho usato flash on camera e con corda, da completamente manuali, come il mio caro e modesto Vivitar a quelli più tecnologici come i nissin, i nikon ecc. Ma avevo necessità di altro! Avevo necessità di un flash leggero, automatico, che mi permettesse di lavorare con diaframmi chiusi e che avesse un carattere “analogico” in modo da poter facilmente dialogare con la mia leica m6 non TTL.
Alla fine ho comprato un Leica SF-24D… acquistato di seconda mano da un tizio che dopo un trasloco aveva perso praticamente scatola e manuali tranne flash e i due diffusori… mi è arrivato in una scatola di fortuna pochi giorni dopo. E’ stato amore a primo scatto!
Leica SF-24D
Sul sito ufficiale Leica trovate tutte le indicazioni tecniche; in breve questo flash ha un numero guida 65 a ISO 100, lavora da 12 a 3600 ISO nel modo M/TTL, e da 25 a 800 nel modo A. Ha un angolo di illuminazione che copre dal 35 all’85 mm e grazie ai due diffusori può essere esteso a 24mm (diffusore grandangolare) e 135mm (con il diffusore tele). Il corpo è molto leggero e “slanciato”, questo fa si che il lampo sia distante dall’obiettivo riducendo di molto l’effetto occhi rossi e creando una illuminazione più omogenea.
I controlli elettronici sul retro sono tanto essenziali quanto semplici da utilizzare, Iso, Apertura, Sopra e Sotto esposizione, scelta della modalità (M/A/TTL), tasti + e – per modificare i valori e pulsante di accensione. Premendo inoltre sulla spia luminosa è possibile testare il lampo del flash. Usa due batterie CR123A, ne ho acquistata una scatola su Amazon ma ancora a distanza di qualche mese non ho esaurito le prime (ho fatto circa 10 rulli con un uso medio del flash). Il flash ha un sistema di stand-by automatico per inutilizzo… inizialmente non nego che mi inca$$avo un po’, perchè pensando fosse acceso scattavo e mi rendevo conto solo dopo aver effettuato lo scatto della mancanza del lampo. Ovviamente basta toccare un qualsiasi pulsante per riattivarlo… questione di abitudine, adesso lo faccio senza pensarci.
COME VA IN STRADA?
Va molto bene! Io lo uso prevalentemente con un 21mm Voigtlander e con pellicole 400 asa (Kodak Trix 400, Kodak Portra 400) in modalità Auto. I tempi di caricamento sono velocissimi, direi che è sempre pronto allo scatto.
Ovviamente, monto il diffusore grandangolare a corredo, che copre fino a 24mm e con il mio 21mm vignetta un po’ creando una degradazione della luminosità niente male su trix.
A ISO 400 e Diaframma F11, copre una distanza fino a 2,4m, dunque per il mio modo di fare street, copre la maggior parte delle situazioni in cui mi trovo. A differenza del fratello minore SF-20 lavora in automatico ad un diaframma più chiuso e precisamente è possibile impostarlo ai seguenti valori: f2, f2.8, f4, f5.6, f8 ed f11… io lo imposto sempre alla massima chiusura in modo da sfruttare l’iperfocale massima possibile per l’ottica montata.
Direi che dagli scatti effettuati ha sbagliato la misurazione poche volte… solitamente quando si trova davanti una superficie riflettente o critica tende a sottoesporre ma è una condizione di lettura limite, per il resto ha sempre fatto letture corrette o almeno perfette per il mio modo di fotografare.
CONCLUSIONI
Cercavo da tempo un flash automatico, facile da gestire con una leica m6 non TTL, con tempi di carica veloci e una ottima gestione della batteria… devo dire che questo SF-24D ha pienamente soddisfatto le mie attese.
Bell’artIcolo
Thanks!